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FAQ

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Il beneficiario può essere esonerato dall’obbligo di effettuare ricerche di lavoro per un periodo superiore ai 3 mesi previsti?

Integrazione nel mondo del lavoroProblemi di salute

La situazione 

Un beneficiario ha una capacità lavorativa parziale (minimo 20 %), e la sua domanda di assicurazione invalidità (AI) è in corso di verifica. Fino a quando l’AI non si sarà pronunciata, dato che c’è un accordo tra l’assicurazione disoccupazione (AD) e l’AI (Prassi LADI ID B252 e B254 e DTF 8C_651/2009 del 24 marzo 2010), la cassa di disoccupazione (CD) gli pagherà un’indennità completa, anche se la sua idoneità al collocamento è solo parziale.

In generale, queste persone non trovano spesso un lavoro; tuttavia, alcuni trovano un lavoro a una percentuale pari alla loro capacità lavorativa residua attestata dal certificato medico. Si pone però la questione se esse debbano essere esonerate o meno dall’obbligo di effettuare ricerche di lavoro. Da quanto ci risulta, la SECO consente un’esonerazione da questo obbligo per massimo tre mesi. Tuttavia, queste persone utilizzano già il massimo della loro capacità lavorativa, quindi non possono accettare un lavoro aggiuntivo; se vengono disiscritti dall’AD, rimarrà loro unicamente lo stipendio part-time, e non più l’equivalente dell’indennità di disoccupazione completa. In sintesi, dal punto di vista finanziario, avrebbero interesse a non trovare un lavoro part-time e a rimanere completamente disoccupati, il che è assurdo e contrario a quanto inteso dalla legge.

Naturalmente si possono avere anche casi simili con condizioni diverse, ad esempio:

  • una persona con il 30 %, 50 % o 70 % di capacità lavorativa;
  • una persona con un contratto di lavoro a tempo determinato;
  • una persona con uno stipendio più basso rispetto a quello di prima.

La risposta 

Secondo l’articolo 17 della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI) l’assicurato deve intraprendere tutto quanto si possa ragionevolmente pretendere da lui per evitare o abbreviare la disoccupazione. L’AD dovrebbe versare l’indennità nel suo intero solo se l’assicurato si comporta come se l’AD non esistesse. La persona disoccupata è in particolare tenuta a cercare un’occupazione adeguata, se necessario anche al di fuori della sua professione, e fornirne la prova; è irrilevante se gli sforzi in tal senso vanno a buon fine o meno (Prassi LADI ID B313).

Tuttavia, se una persona ha trovato un lavoro a tempo indeterminato a una percentuale pari alla sua capacità lavorativa residua, può essere eccezionalmente esonerata dall’obbligo di eseguire ricerche di lavoro fino al momento in cui l’AI si pronuncerà in merito alla sua domanda. Se la decisione dell’AI è negativa, la persona dovrà riprendere immediatamente a cercare lavoro. Riteniamo infatti che non abbia senso obbligare una persona a cercare lavoro quando non può lavorare a un tasso superiore a quello del suo impiego e quando parallelamente è stata presentata una domanda di AI. Se invece la persona in questione ha un contratto a tempo determinato, la ricerca di lavoro deve essere portata avanti per trovare un impiego a tempo indeterminato e ridurre così il danno a carico dell’AD.

Qual è la differenza tra l'assicurazione contro la disoccupazione e l'assistenza sociale?

Sicurezza sociale

L’assicurazione contro la disoccupazione (AD) e l’aiuto sociale sono entrambi servizi sociali: però sono molto diversi per ciò che concerne gli scopi, le basi legali, i principi fondamentali e il finanziamento.

L’AD funziona secondo il principio assicurativo: di solito ha diritto alle indennità giornaliere soltanto chi in precedenza ha versato contributi all’AD. Scopo dell’AD è prevenire la disoccupazione incombente, compensare adeguatamente la perdita di guadagno delle persone che non hanno un’attività lucrativa mentre cercano un posto di lavoro, e favorire la loro reintegrazione rapida e duratura sul mercato del lavoro.

L’aiuto sociale invece non è un’assicurazione. Funziona secondo il principio del bisogno e provvede affinché ogni persona che dimora legittimamente in Svizzera, e che si trova in situazione di bisogno, possa soddisfare le necessità fondamentali del proprio sostentamento (ad es. vitto e alloggio, indumenti, salute).

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